Il quindicenne Tamura Kafka fugge da casa per sottrarsi all’influenza maligna del padre e rintracciare la madre e la sorella, svanite quando lui era bambino. Una profezia, simile a quella di Edipo, incombe sulla sua testa: è destinato a giacere con sua madre e con sua sorella e a uccidere suo padre.
Il suo viaggio lo porta in una biblioteca, dove troverà un rifugio e incontrerà la signora Saeki. Un’attrazione anormale lo spinge verso di lei, ma la maledizione incombe: sarà lei sua madre? E intanto il vecchio Nakata, con l’aiuto dei gatti e del signor Hoshino, si incammina a sua volta in un viaggio per ricucire insieme un universo strappato.
Forse il romanzo di Murakami che finora mi è piaciuto di più, Kafka sulla spiaggia è capace di trascinarti in un’altra dimensione, avvolgendoti in un mondo sospeso tra realtà e subconscio, tra vita e morte.
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